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IL NOSTRO PROGRAMMA

Studiare è un diritto

Crediamo in un’università pubblica, accessibile e gratuita. Ogni studentə ha il diritto di poter studiare senza barriere economiche o sociali. Per questo ci battiamo per borse di studio garantite e realmente finanziatetasse universitarie più eque e un sistema che non lasci indietro nessunə.

L’accesso all’istruzione non può dipendere dal reddito o dalla fortuna, ma deve essere una scelta libera e possibile per tuttə. Dopo anni di tagli, fondi insufficienti e politiche miopi, è ora di cambiare rotta: studiare non è un privilegio, è un diritto. E noi vogliamo renderlo realtà.

Casa, mensa, salute garantiti

Studiare vuol dire anche poter vivere dignitosamente. Per questo chiediamo più alloggi pubblici, servizi mensa gratuiti e accessibili, trasporti gratuiti e tutela della salute per tuttз.

Oggi troppe persone si trovano a dover scegliere tra il diritto allo studio e i costi della sopravvivenza. Le borse non bastano se mancano case a prezzi calmierati, un pasto quotidiano accessibile, trasporti efficienti e cure sanitarie gratuite. Chiediamo un sistema di servizi davvero garantiti, ovunque e per tuttз, che non vari da regione a regione.

Vogliamo:

  • Più residenze universitarie pubbliche per chi studia fuori sede;

  • Mense gratuite o a costi ridotti, con orari estesi, pasti di qualità e attenzione alle diverse esigenze alimentari;

  • Distributori di assorbenti gratuiti, campagne di prevenzione sanitaria e accesso a servizi medici consultoriali e di base negli atenei;

  • Trasporti pubblici gratuiti per chi ha redditi medio-bassi, con tratte potenziate e mezzi sostenibili, anche la sera e nei weekend.

Servizi reali, non simbolici: è ora di costruire un’università che metta al centro la vita quotidiana di chi studia.

Tutele per studentз lavoratorз

Studiare e lavorare non devono essere due strade in conflitto. Sempre più studentз portano avanti un impiego o si prendono cura di familiari, eppure gli atenei non offrono ancora strumenti concreti per tutelarli.

Chiediamo il riconoscimento ufficiale della figura dellə studentə lavoratorə, caregiver o in gravidanza, con esami flessibili, didattica adattabile e assenze giustificate nei corsi con obbligo di frequenza.

Vogliamo:

  • Estendere a tuttə l’opzione dell’iscrizione part-time, con piani di studio personalizzati;

  • Introdurre la possibilità di concordare date d’esame alternative in base alle esigenze lavorative o di cura;

  • Ampliare l’offerta di lezioni in modalità blended e ridurre l’obbligo di frequenza nei corsi, per chi ha impegni quotidiani non rinviabili.

Il diritto allo studio deve essere compatibile con la vita reale. Nessunə dev’essere costrettə a scegliere tra lavorare e formarsi.

Didattica a misura di studentə

L’università deve parlare il linguaggio del presente e costruire percorsi formativi flessibili, accessibili e realmente inclusivi. Basta con una didattica rigida, uguale per tuttə, che ignora le esigenze di chi studia, lavora o ha carichi di cura.

Vogliamo:

  • Libertà di scelta nei piani di studio, per costruire percorsi davvero personali e multidisciplinari;

  • Didattica innovativa e partecipata, con metodi nuovi, approcci transfemministi e decoloniali, e più spazio all’apprendimento attivo;

  • Formazione asincrona di qualità, pensata su misura per chi non può frequentare in presenza;

  • Accesso equo ai 60 CFU per insegnare, con costi calmierati e supporti per chi vuole intraprendere la carriera scolastica;

  • Stop al tirocinio gratuito: ogni forma di formazione-lavoro deve essere retribuita e tutelata.

Serve una rivoluzione culturale nella didattica, che metta lз studentз al centro come soggettə attivə, non come utenti passivə. Solo così l’università potrà formare persone libere, consapevoli e pronte ad affrontare un mondo in continuo cambiamento.

Università sicura, sempre

Ogni persona ha diritto a studiare in uno spazio libero da violenza, molestie e discriminazioni. Eppure, gli Atenei non sono sempre luoghi sicuri: lo dimostrano i casi di cronaca e i risultati della nostra indagine “La tua voce conta”, nata dopo l’ennesimo caso di molestie in ambito accademico.

A Unipd abbiamo ottenuto l’apertura di uno sportello antimolestie, un primo passo importante verso la sicurezza e l’ascolto. Ma non basta.

Chiediamo:

  • Sportelli antiviolenza in tutti gli atenei, con supporto psicologico e legale, in rete con i centri territoriali;

  • Percorsi formativi obbligatori sul consenso, l’educazione sessuale e affettiva, rivolti a studentз, docentз e personale tecnico-amministrativo;

  • Spazi realmente inclusivi, dove sentirsi al sicuro non sia un’eccezione, ma una condizione garantita.

La sicurezza non è un favore. È un diritto, e va costruita con strumenti reali, ascolto attivo e cultura del rispetto.

Università sostenibile

La crisi climatica è reale e urgente. Le università non possono restare indietro: devono essere parte della soluzione, non del problema.

Chiediamo:

  • Stop agli accordi con aziende inquinanti, a partire dal settore energetico;

  • Trasparenza sui finanziamenti e cooperazioni solo con realtà che rispettano criteri ambientali e sociali;

  • Università a impatto zero, con investimenti su fotovoltaico, efficienza energetica e mobilità sostenibile;

  • Corsi obbligatori sulla sostenibilità e la crisi climatica, per formare persone consapevoli, pronte ad affrontare il futuro;

  • Azioni concrete contro gli sprechi e per un’atmosfera universitaria ecologica e responsabile.

Gli Atenei devono essere luoghi di cambiamento reale, non solo spazi dove si studia il cambiamento. È tempo di pretendere un’università davvero sostenibile, sotto ogni aspetto.

Studiare senza confini

La mobilità studentesca è un diritto, non un privilegio. Programmi come Erasmus+ arricchiscono l’esperienza universitaria, ma devono essere accessibili a tuttз.

Chiediamo:

  • Aumento delle borse di studio Erasmus+ per coprire integralmente le spese e rendere la mobilità accessibile anche a chi ha redditi più bassi;

  • Supporto concreto per lз studentз internazionali, con uffici di mobilità potenziati e assistenza completa per lз studentз incoming e outgoing;

  • Politiche che favoriscano la mobilità per tuttз, senza discriminazioni economiche o sociali, includendo borse di studio supplementari per chi proviene da contesti svantaggiati.

L’università deve essere un luogo senza confini, dove ogni studente, indipendentemente dalla provenienza, possa crescere e imparare. Siamo attivi in Europa e nel mondo per difendere il diritto allo studio e promuovere la solidarietà globale tra lз studentз.

Benessere psicologico

La salute mentale è fondamentale per una formazione di qualità. Le università devono impegnarsi concretamente per tutelare il benessere psicologico dellз studentз, offrendo supporto psicologico gratuito, stabile e accessibile in ogni ateneo.

Chiediamo:

  • Presenza di figure esperte in ogni ateneo, con finanziamenti stabili e garantiti nei bilanci preventivi universitari, per evitare il ricorso a fondi variabili ogni anno;

  • Supporto psicologico strutturato e duraturo, che integri le realtà universitarie con quelle territoriali, per rendere il servizio accessibile a tuttз lз studentз;

  • Riconoscimento della salute mentale come priorità nazionale, con un investimento concreto per garantire il benessere psicologico, equiparandolo alla salute fisica.

La salute mentale non deve essere una questione secondaria, ma una parte integrante del sistema educativo, affinché ogni studentə possa studiare, crescere e vivere in un ambiente sano.

Tirocinio sì, sfruttamento no

È inaccettabile che i tirocini siano uno strumento per ottenere manodopera gratuita o sottopagata da parte delle aziende, con la falsa promessa che l’esperienza valga più della retribuzione. Il lavoro svolto durante un tirocinio deve essere riconosciuto e adeguatamente remunerato

Vogliamo leggi che assicurino compensi equi e condizioni dignitose per tuttз lз tirocinanti.