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In pillole

Spazi e aule studio

 

  • Prolungamento degli orari delle aule studio: per ogni zona universitaria deve esserci un’aula studio aperta dalle 8 alle 24 almeno

  • Aumentare il numero di posti e di aule

  • Common Room nelle aule studio più grandi

  • Promuovere le forme di autogestione studentesca delle aule studio

  • Potenziare la rete Eduroam: wi fi gratuito e funzionante in ogni sede dell’ateneo

  • Caserma Piave: garantire che la struttura sia funzionale e che gli spazi liberati vadano a disposizione dei corsi in sovraffollamento

  • Garantire spazi dove poter ripetere ad alta voce e fare lavori di gruppo

  • Implementare la strumentazione a disposizione: lavagne, prese di corrente, stazione di ricarica per i telefoni, scanner e stampanti

  • Manutenzione costante degli spaz

 

  • Rinnovo degli spazi per renderli adeguati alle esigenze della comunità studentesca e rispettosi dell’ambiente: abbattere la dispersione energetica ristrutturando gli infissi, adeguando il riscaldamento e raffreddamento degli spazi e implementando il sistema di areazione

  • Utilizzare le mense come aule studio fuori dal servizio di ristorazione

  • Più parcheggi per le bici, garantire rastrelliere in adiacenza degli spazi universitari

  • Accessibilità agli spazi: tutelare gli studenti con disabilità motorie garantendogli l’accesso agli spazi

  • Rinnovo dei laboratori: più spazi e più strumenti per garantire la libera partecipazione

  • Garantire lo studio in sicurezza, distribuzione di mascherine agli ingressi, dispenser di disinfettante, pannelli illustrativi dei rischi e del comportamento da tenere anche dopo la pandemia

Esteso

Spazi e aule studio

L’Università è innanzitutto un luogo fisico, uno spazio in cui le diverse componenti si incontrano per renderlo una fucina di idee, e uno spazio di sapere. Non solo concettuale ma anche fisico. 

Prima di tutto è necessario aumentare gli spazi esistenti, partendo dalla creazione di nuovi posti per studiare e quindi il numero di aule studio. Al fine di trovare nuovi spazi è utile la cooperazione tra Ateneo, Comune e privati che possiedono spazi. In tal ottica ci impegneremo ad aprire le mense in orari in cui non sono utilizzate per il servizio mensa, in cui anche poter fare pausa caffè senza costi aggiuntivi per l’ente. 

Altri tipi di spazi che dovrebbero essere implementati sono i laboratori. In particolare molti corsi di studio risentono della carenza di spazi adeguati e pongono quindi dei limiti alla partecipazione dei laboratori attraverso numeri chiusi. Oltre ad aumentare i posti, serve garantire che gli orari di tutte le aule studio rimangono aperte anche in orari serali e durante le festività, come siamo riusciti a fare per molte aule studio, ad esempio il Pollaio durante le festività natalizie del 2021. 

Anche la strumentazione è importante nei luoghi in cui studiamo. Serve avere nuovi scanner e stampanti per poter permettere di organizzare meglio il proprio materiale e lavagne per poter ripassare e fare esercizi molto più agevolmente, oltre ad incrementare la presenza di prese sia per PC e sia per telefoni. Per favorire l’utilizzo di dispositivi elettronici è necessario incrementare e migliorare le reti WI-FI nelle sedi universitarie e nella città studentesca. 

L’aumento della qualità dei luoghi che viviamo passa anche per come questi spazi sono curati. Serve che avvenga un controllo quotidiano degli spazi e una loro manutenzione. A tal proposito serve che gli infissi, le luci, le porte, gli impianti di areazione, di raffreddamento e riscaldamento e i bagni siano resi maggiormente efficienti al fine di prevenire una minore dispersione energetica. In molte sedi ancora oggi notiamo malfunzionamenti delle luci, dei bagni e degli impianti che regolano la temperatura. Inoltre vorremmo che anche le aree verdi vengano incrementate, per dare alla comunità studentesca spazi a minor impatto e più piacevoli da vivere. Ad esempio questi spazi verdi potrebbero essere usati per poter sfruttare il tempo disponibile durante le pause tra le varie lezioni, oppure potrebbero essere utilizzati per poter installare delle rastrelliere delle bici, che ancora troppo spesso si dimostrano poco capienti.

La creazione di nuovi spazi deve avvenire anche per common room e spazi per i lavori e lo studio di gruppo, le prime per poter riscaldare il pranzo e mangiare, passando anche del tempo in compagnia, e le seconde dove è possibile studiare in compagnia e poter parlare anche ad alta voce. Inoltre, molto interessanti per questi spazi, sarebbe promuovere forme di autogestione studentesca delle aule studio. L’aula Studio Pollaio è un ottimo esempio di come l’autogestione aperta, orizzontale e democratica possa effettivamente migliorare l’ambiente di studio e renderlo più funzionale. L’autogestione permetterebbe di trovare nuove forme di fruizione degli spazi e soprattutto promuoverebbe nuovi metodi di aggregazioni, culturali e artistici.

I nuovi spazi in programma prevedono di migliorare notevolmente i corsi che troveranno una nuova sede.  Tale trasferimento comporterà la liberazione di spazi al momento occupati da questi corsi, consentendo ad altri corsi in carenza di spazi di poterne usufruire. Le nuove sedi come la Caserma Piave e l’HUB di ingegneria mirano ad essere la soluzione per molti corsi di studio, ma sembrano essere ancora troppo lontani. Ci impegneremo a ottenere nel minor tempo possibile questi progetti così importanti. Di pari passo però deve prevedere una riorganizzazione dei corsi di studio e delle lezioni, in modo da poter permettere di organizzare meglio la propria giornata.

Infine ci impegniamo a rendere ogni spazio accessibile a tutt3, eliminando tutte le barriere architettoniche e sensoriali che creano disagio per tropp3 student3.

Diritto
allo studio

Borse di studio, mense, residenze e non solo! Ecco come vogliamo migliorare e ampliare i servizi offerti dall'ESU.