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Ambiente

in pillole

Università sostenibile

  • Riqualificazione energetica di tutte le sedi universitarie
  • Mantenere i più alti standard di sostenibilità nella costruzione delle nuove sedi

  • Coinvolgere l’ateneo in un progetto di piantumazione e di cura e ripristino delle aree verdi universitarie e della creazione di nuove aree

  • Incentivare metodi per ridurre lo spreco alimentare, sia nelle mense che fuori

  • Istituzione di un No Meat Day nelle mense

  • Esposizione dei dati sull’impatto ambientale per ogni pietanza servita nei banchi delle mense

  • Raggiungere l’obiettivo Plastic Free e Zero Waste nelle mense e nell’università
  • Dispenser d’acqua in tutte le sedi, distribuzione di borracce, più cestini anche per i rifiuti speciali

  • Potenziamento del trasporto pubblico, favorendo anche lo sharing e la micromobilità e introducendo bonus e abbonamenti gratuiti

  • Creazione di punti di raccolta e scambio oggetti, per favorire il riutilizzo

  • Bonus per il riuso di apparecchi elettronici

  • Introduzione di un contenitore delle idee di progetti sostenibili da installare in tutte le sedi universitarie 

Esteso

Università sostenibile

Nel corso degli ultimi anni il mondo si sta risvegliando e l’opinione pubblica si è resa conto che il tempo sta per finire. Dopo il risveglio collettivo, partito da migliaia di giovani studentз come noi, mobilitatз in massa contro il cambiamento climatico inarrestabile, la sostenibilità ambientale deve essere guida per tutte le prossime decisioni che l’Ateneo prenderà, deve essere condizione necessaria per ogni passo che nei prossimi anni verrà compiuto. 

 

La sfida per salvare il pianeta non può rimanere in secondo piano: servono misure incisive anche in una dimensione apparentemente piccola come quella universitaria, e allo stesso tempo offrire un bagaglio di conoscenze tale da formare nuovз cittadinз, il più possibile consapevoli dell’impatto ambientale che possono avere differenti stili di vita e l’Università, in quanto luogo di sapere, deve avere un ruolo centrale e prendersene la responsabilità, nei confronti sia della popolazione studentesca ma anche di tutti i soggetti che entrano a contatto con l’Ateneo.

RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DELLE SEDI UNIVERSITARIE E PIANTUMAZIONE

In questi anni, grazie al nostro lavoro di rappresentanza, sono stati fatti molti passi avanti dall’ateneo per abbattere le emissioni e ridurre l’uso della plastica, ma c’è ancora molto da fare, continuando con il lavoro di riqualificazione energetica di tutte le sedi universitarie, comprese biblioteche, aule studio, mense e residenze universitarie.

In merito al consumo energetico, i sistemi di riscaldamento e raffreddamento devono essere opportunamente regolati in base alla temperatura esterna reale e non alla stagione; per quanto riguarda l’energia elettrica, essa dovrebbe essere prodotta da fonti di energia sostenibili, con l’obiettivo di rendere tutte le sedi universitarie carbon-free e a zero impatto ambientale.

Inoltre, con l’arrivo di nuovi poli come l’HUB di Ingegneria o la Caserma Piave, vogliamo che anche il processo di costruzione e progettazione di questi nuovi spazi mantenga i maggiori standard di sostenibilità ambientale possibili.
Di pari passo con questa operazione, sarà nostro dovere coinvolgere l’ateneo in un progetto di piantumazione, cura e ripristino delle aree verdi universitarie e della creazione di nuove aree, per diminuire l’anidride carbonica prodotta dall’ateneo in un giorno (194 tonnellate di CO2, in base ai dati del 2019). L’utilità delle aree verdi hanno un importanza non solo a livello ambientale, ma anche a livello di vivibilità della città tutta.

SPRECO ALIMENTARE, PLASTIC FREE, CESTINI E ACQUA

Continuando a parlare della nostra quotidianità, è importante che lз studentз siano consapevoli di quanto gli alimenti impattano sull’ambiente e di pari passo diminuire l’impatto ambientale: mostrare l’impatto ambientale di ogni pietanza in termini di CO2 è il primo passo per rendere consapevole la popolazione studentesca rispetto, in primis, alle decisioni dell’individuo e successivamente rispetto all’impegno che l’Università e l’ESU prendono in questo senso.
Ci impegneremo a istituire un No Meat Day, giornata in cui ci siano pasti solamente senza carne, uno degli alimenti a più ampio impatto ambientale, oltre a diminuire notevolmente gli alimenti con la carne e derivati. In più, proponiamo di ampliare l’offerta per persone con una dieta vegana o vegetariana. 

Per contrastare lo spreco alimentare, oltre al recupero alimentare di associazioni e enti con i quali l’Università può collaborare, è importante incentivare metodi per portare a casa il pasto che non è stato consumato in mensa. In tal senso è importante sia fornire metodi sul riutilizzo del cibo che nel concreto strumenti che possano permettere alз studentз di portare a casa il pranzo, non utilizzando contenitori in plastica. 

Inoltre, ancora in molti punti non è possibile accedere facilmente ai distributori di acqua potabile in cui è possibile riempire la propria borraccia e ciò incrementa l’utilizzo di bottiglie di plastica. Per incentivare inoltre all’utilizzo dei dispenser, oltre ad installarne di nuovi, serve fornire borracce ad ogni studentǝ. UniPd, prima del periodo pandemico, aveva iniziato a distribuire borracce a tutte le matricole. Durante l’emergenza pandemica ciò non è successo e tutt’ora non sta succedendo: alcunɜ studentɜ non hanno una borraccia e ci impegneremo a garantire una per ognunǝ.

Oltre alla plastica, serve maggiore attenzione verso la raccolta di tutti gli elementi. In quest’ottica la raccolta differenziata è fondamentale per diminuire lo spreco: servono cestini per la raccolta differenziata in tutte le aule e spazi comuni dell’università. La giusta raccolta e smaltimento dei materiali riguarda anche quelli che sono i rifiuti speciali. L’università di Padova collabora già in parte a progetti per la raccolta dei rifiuti speciali: ci impegneremo a diffondere e ad aumentare la loro efficacia. 

Va immediatamente perseguito l’obiettivo Plastic Free e zero Waste, sia nelle mense che in Università. Infatti, non in tutte le mense sono presenti dei bicchieri riutilizzabili ed è indispensabile verificare che tutte le macchinette presenti negli spazi universitari non utilizzino imballaggi inutili e bicchierini di plastica, introducendo quindi quelli biodegradabili.

TRASPORTI

In quest’ottica rimane fondamentale il lavoro sinergico tra Ateneo e amministrazione locale per diffondere anche nuove forme di mobilità negli spostamenti urbani, considerato che il 55% delle emissioni dell’Università di Padova è causato dal pendolarismo dellз studentз e del personale. Rimane quindi prioritario il potenziamento dei trasporti pubblici, aumentando corse e linee e individuando metodi che possano incentivare la popolazione studentesca ad utilizzare i mezzi pubblici, come un abbonamento gratuito per tuttз. Allo stesso modo va potenziato il servizio di sharing cittadino, introducendo nuovi  mezzi per la micromobilità, aumentando le biciclette, monopattini e scooter elettrici, disponibili e progettando nuovi percorsi ciclabili, introducendo anche bonus per le biciclette e la mobilità sostenibile.

RIUSO, NUOVI PROGETTI E INIZIATIVE

Tutelare l’ambiente però non significa soltanto portare le emissioni a zero, ma anche intraprendere un percorso di sensibilizzazione dellз studentз, passando per la comunità che gravita attorno all’Università.
Crediamo che l’Università di Padova debba farsi promotrice di nuove iniziative, potenziando conferenze ed eventi e introducendo workshop per la comunità studentesca tutta. Inoltre, è di fondamentale importanza che l’Ateneo porti avanti dei nuovi progetti che riguardino la sostenibilità nella vita studentesca a 360°, come il contrasto dello spreco alimentare o introdurre pratiche di riuso, collaborazioni con realtà equo-solidali e fare una informazione di qualità.

Quando sarà possibile, è nostra intenzione individuare, nelle sedi universitarie o a livello cittadino, dei punti di raccolta e scambio di oggetti (capi di abbigliamento, mobilia, oggetti d’arredo) favorendo così il riutilizzo di questi e diffondendo nuove pratiche ecologiche. Sono istanze politiche di ampia portata di cui l’intera comunità accademica deve farsi carico per rivendicare un nuovo modello di sostenibilità.

Ad esempio servono più punti e anche nuovi metodi per riutilizzo, soprattutto delle apparecchiature elettroniche: è risaputo che le apparecchiature digitali richiedono materiali molto rari, e il costo e l’inquinamento sono particolarmente elevati. Per permettere alla comunità studentesca di accedere più facilmente a strumenti digitali e che essi abbiano un minor impatto possibile, vogliamo incentivi per strumenti elettronici rigenerati.

Infine, vogliamo introdurre dei contenitori di idee di studentз relative a progetti sul piano della sostenibilità all’interno delle sedi universitarie e cittadine più frequentate, al fine di favorire il confronto e la circolazione di proposte ecologiche, mantenendo un canale di comunicazione tra università e territorio. 

 

Il risparmio energetico, la riduzione degli sprechi, la riconversione sociale dell’inutilizzato non sono solo accorgimenti per farci vivere meglio nel nostro microcosmo universitario: sono istanze politiche di ampia portata di cui l’intera comunità accademica deve farsi carico per rivendicare un nuovo modello di sostenibilità. L’Università di Padova deve diventare un modello ecologico, un esempio per tuttз in materia di tutela e di conservazione delle risorse ambientali.