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Domenica 13 Febbraio ore 15.00 Piazza dei Signori Padova

NIENTE BANDIERE NE’ ALTRI SIMBOLI, PORTIAMO TUTTE/I UNA SCIARPA BIANCA
Chiediamo a tutte le donne, senza alcuna distinzione, di difendere il valore della loro, della nostra dignità e diciamo agli uomini: se non ora, quando? Ora è il tempo di dimostrare amicizia verso le donne.

Commenta o scrivici alla mail info.studentiper@gmail.com, raccontaci cos’è essere una ragazza, una donna in  Italia.

UNA DI NOI, GAIA: Cosa significa oggi per una ragazza di vent’anni circa il concetto di donna? Non è semplice per noi neofite del mondo femminile riuscire a darci una definizione condivisa, soprattutto in un periodo di evidente crisi d’identità generale. Crisi che colpisce anche l’uomo maschio che con l’entrata in scena apertamente di mille sfumature diverse di mostrare la propria sessualità e la propria appartenenza di genere insieme,se vogliamo, ad un aumento dei generi rispetto ai classici maschile e femminile ha mandato in tilt il cervello maschile abituato per secoli ad una figura di maschio forte e dominante. Ecco forse perchè sembra che il modello femminile che debba andare per la maggiore (ancora bisognoso di soddisfare gli appetiti maschili) sia quello della ragazza bella,di non eccessivo spessore intellettuale, magari stupida e basta,in modo da far sentire mister veramente Uomo. Fortunatamente di eccezioni è pieno il mondo. Credo in ogni caso che per quanto riguarda le vicende che ci vengono rifilate quotidianamente riguardo il caso Ruby e compagnia sia necessario dare un giudizio attento per non scadere in un facile moralismo simil bacchettone. Il signor Berlusoni può fare ciò che più gli aggrada con tutte le donnine che vuole (se costoro sono consenzienti) non vi è nulla di male. Ciò su cui è necessario riflettere è il dilagante individualismo che colpisce anche le donne in quanto donne appunto,cioè la consapevolezza quasi maligna che per andare avanti e non campare per grazia divina sia utile se non condizione necessaria vendere il proprio corpo. Prima questione su cui le donne è necessario che si riuniscano e comincino a discutere (perchè il 13 non dev’essere la solita giornata dedicata a chi si vuole dimenticare per il resto dell’anno).Poi ricordare il perchè abbiamo i diritti che ora possiamo vantare e  quante donne si sono sacrificate per ottenere tutto ciò e quante ne muoiono ancora nel mondo per far valere i propri dirittti.E questo non vuole essere un discorso retorico, ma semplice rispetto per coloro che ci hanno preceduto. Ancora essere fieri di essere donne,di avere seno ovaie utero e vagina, non vergognarsi di conoscere il proprio corpo(rimane un tabù in Italia ancora molto diffuso)e di utilizzare i nomi specifici degli organi prettamente femminili urlando al mondo come il nostro obiettivo sia quello di avere delle ovaie di ferro e basta palle. Siamo indignate si,nei confronti degli uomini(non tutti)perchè ancora non sono in grado di rispettarci,nei confronti delle istituzioni che non sono in grado di tutelarci,e nei confronti delle donne stesse che non hanno ancora capito quale potenza straordinaria sia celata al loro interno.

Per tutti questi motivi il 13 Febbraio sarò in piazza.