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APPROVATA ALLA CAMERA LA RIFORMA GELMINI

MA LA MOBILITAZIONE NON SI FERMA

Mentre 400 mila studenti e ricercatori invadono le piazza delle città universitarie italiane la Camera dei Deputati approva la riforma Gelmini.

Mobilitazioni in tutta Italia che hanno portato in piazza studenti e ricercatori in una giornata di straordinaria partecipazione che, però, ancora una volta mostra l’arroganza di un Governo che, appeso ad un filo, detta tappe forzate per approvare una riforma che va contro il Paese smantellandone le fondamenta.

Da Padova a Palermo e Torino, da Parma a Lecce, passando per L’Aquila, Milano, Bologna, Firenze, Napoli, gli studenti sono ovunque in mobilitazione, con cortei, presidi, occupazioni dei tetti delle facoltà.

Oggi il Governo ha dimostrato ancora una volta uno scollamento totale con il Paese e con i suoi giovani. I deputati che hanno votato favorevolmente alla riforma o che si sono astenuti sono i responsabili di questo scollamento.

Abbiamo chiesto di fermare questo ddl, di aprire un confronto serio sui mali dell’Università e su come risolverli. Ci siamo visti rispondere con uno stato di polizia nella capitale blindata e un’approvazione forzata nonostante la precarietà del Governo e la sua perdita di rappresentatività.

Ma l’Unione degli Universitari non ha alcuna intenzione di fermarsi. Continueremo questa battaglia per portare la società civile sempre più dalla nostra parte. Continueremo a stare sul tetto di architettura a Roma, come sui tetti delle facoltà occupate in tutta Italia. In questo momento sono in corso nelle centinaia di facoltà occupate assemblee per decidere come proseguire la mobilitazione e impedire che la riforma venga approvata al Senato.