In sede di approvazione in Regione del bilancio di previsione 2017, il Consiglio Regionale ha approvato l’ordine del giorno presentato dall’opposizione in cui si formalizza la possibilità di attivare un tavolo di confronto con le istituzioni regionali sul diritto allo studio, come da noi richiesto più volte e in particolare durante il nostro incontro con la Commissione Terza del mese scorso (qui: https://goo.gl/w1yDJw).
Da tempo come Rete degli Studenti Medi e Unione degli Universitari del Veneto insistevamo sulla necessità di un simile spazio di confronto. Da un lato ci rallegra il fatto che, dopo anni di richieste, la Regione si sia aperta al dialogo, dall’altro temiamo che, come spesso è accaduto, le promesse e i passi avanti si trasformino in parole vuote senza alcun seguito.
L’attenzione che abbiamo richiesto sui temi scolastici è oggi più che mai necessaria: la situazione dell’edilizia scolastica richiede di essere immediatamente verificata su tutto il territorio regionale e di diventare un priorità in termini di investimenti, e l’alternanza scuola lavoro è un ambito della vita studentesca ancora confuso e disordinato. È necessario aprire un confronto sull’alternanza per scardinare l’idea per cui essa non va costruita con le parti che, per legge, la devono praticare. Noi studenti vogliamo essere protagonisti dell’alternanza, non spettatori.
Anche sul fronte dell’Università c’è assoluto bisogno di confronto e ascolto degli studenti, infatti è gravissimo che la Regione Veneto non abbia innalzato la soglia ISPE (Indicatore della Situazione Patrimoniale Equivalente) per quanto riguarda il Diritto allo Studio Universitario al limite indicato dal Ministero a livello nazionale di 50000 ma solo fino a 35434,78 escludendo in tal modo migliaia di studenti che a reddito invariato non possono più percepire misure di sostentamento economico per il diritto allo studio. Non solo, manca un sistema vero di agevolazione per gli studenti in materia di trasporti pubblici, da quelli su gomma a quelli su rotaia, nell’assenza ancora di un biglietto integrato che richiediamo da anni, assieme al potenziamento dell’intero sistema dei servizi, dalle mense alle residenze.
Continueremo a chiedere alle istituzioni un impegno concreto sul diritto allo studio. È ora di coprire subito tutte le borse di studio regionali in modo da eliminare la figura dell’idoneo non beneficiario e di adeguare la soglia ISPE al valore nazionale per non escludere dai servizi di diritto allo studio tantissimi studenti. L’Università deve essere aperta e accessibile a tutti.
È evidente che serve una nuova legge regionale sul Diritto allo Studio, che vada a risolvere tutti i problemi che impediscono agli studenti di vivere nel modo corretto l’esperienza scolastica e universitaria.
Adesso è ora di passare alla concretezza, perché i problemi del mondo dell’istruzione e formazione non aspettano: chiediamo ufficialmente la convocazione del tavolo di confronto tra la Regione, l’Unione degli Universitari e la Rete degli Studenti Medi del Veneto, con particolare attenzione agli argomenti dell’edilizia scolastica, alternanza scuola lavoro, borse di studio e servizi agli studenti, nell’ottica della scrittura di una nuova legge regionale sul diritto allo studio.
Rete degli Studenti Medi del Veneto
Studenti Per Udu Padova
Unione degli Universitari Venezia
Unione degli Universitari Verona