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Per l’anno accademico 2008/2009 le immatricolazioni sono scese del 4,4 % con un picco nelle regioni meridionali, dove la flessione è stata del 6,6%.

Il dato è molto signivicativo e fotografa esattamente lo stato attuale dell’università italiana. è sorprendente che in un momento del genere in cui l’investimento nella cultura e in particolare l’acquisizione di un alto livello di apprendimento sono fattori essenziali per l’ingresso in un modo del lavoro che ormai richiede conoscenze specialistiche sempre più alte,l’università perda fondi e gli stessi studenti perdano fiducia in questa.

La crisi unita a delle tasse universitarie molto alte, sicuramente incide sulla possibilità di accesso alle università, ma il problema strutturale che risalta dal calo di immatricolazioni è quello della scarsa e inefficiente comunicazione tra università e mondo del lavoro. Il nostro sistema universitario fatica a trasmettere quali siano le competenze che acquisiscono i laureati italiani. motivo per cui non si percepisce l’utilità di una laurea e di conseguenza non si è motivati ad affrontare un percorso di studi universitari.

La spendibilità del titolo di laurea è un enigma irrisolto? Al momento dell’iscrizione ci vengono messi davanti depliant in cui le prospettive occupazionali di un laureato sono più che mai attraenti, qualsiasi porta sembra possibile che si apra con un diploma di laurea in mano!

La realtà è ben diversa. ad oggi risulta più spendibile un diploma di scuola superiore.  la laurea arriva tardi, nonostante il 3+2, il quale però soffre ancora di seri problemi di organizzazione della didattica; ma la renitenza soprattutto delle imprese nell’assumere laureati spesso è motivata dal costo maggiore di un laureato che ha degli standard retributivi molto più alti.

Come associazione, presentandoci alle prossime elezioni universitarie, ci impegniamo a fondo a far emergere e a portare questa tematiche in tutti gli organi collegiali, in proposito ci proponiamo di migliora ed aumentare il numero delle iniziative che vedano incontrarsi università e mondo del lavoro, intervenendo anche nelle singole facoltà, con eventi appositi, attinenti alla disciplina di riferimneto, che chiariscano e mostrino le reali opportunità lavorative degli studenti di ogni singola facoltà e riescano ad orientare lo studente in quella miriade di opportunità fin troppo confuse e spesso fittizie che gli vengono messe davanti